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L’indagine “Più cultura, più crescita” è stata presentata a Perugia

by / Commenti disabilitati su L’indagine “Più cultura, più crescita” è stata presentata a Perugia / 77 View / 22 luglio 2019

Roma, 19 luglio 2019 – “Più cultura, più crescita”, il convegno organizzato da Confcommercio e Impresa Cultura Italia-Confcommercio, in collaborazione con Umbria Jazz, si è tenuto a Perugia il 18 luglio nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni.

Ospiti del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e del presidente di Confcommercio-Umbria Giorgio Mencaroni, hanno dibattuto sull’argomento il presidente di Agis e di Impresa Cultura Italia-Confcommercio Carlo Fontana, il presidente della Fondazione Umbria Jazz Renzo Arbore, il presidente della Federazione del Jazz Italiano Paolo Fresu, il presidente di Italiafestival Francesco Maria Perrotta, il sovrintendente del Macerata Opera Festival Luciano Messi, l’assessore alla cultura della Regione Umbria Fernanda Cecchini, l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Perugia Michele Fioroni. Mario Abis, professore all’Università IULM e Partner Rsm-Makno e Luca Ferrucci, professore all’Università degli Studi di Perugia, hanno presentato l’indagine sugli investimenti delle imprese in cultura e sull’impatto economico degli eventi culturali e creativi per i territori.

I principali risultati che emergono dall’indagine “Investire in cultura” realizzata da Rsm-Makno per Impresa Cultura Italia-Confcommercio, chiariscono che cresce l’interesse e l’investimento in cultura da parte degli imprenditori: per oltre il 70% il sostegno a progetti ed eventi culturali è strategico; il contributo economico è la principale forma di supporto alla cultura scelto dalle imprese (per il 47%), ma rilevante è anche la fornitura di servizi (21%); il ritorno di immagine (19%), la consuetudine (17%), la strategia di marketing (13%) sono le motivazioni principali all’investimento. I maggiori benefici si riflettono sulla reputazione aziendale (33%), sul brand (29%) e in chiave commerciale (27%); oltre un terzo delle imprese equipara gli investimenti in cultura alla pubblicità.

“Si chiama festival una realtà che produce spettacoli che soltanto lì, in quel contesto, si possono vedere e ascoltare”

La musica, l’arte e lo spettacolo contribuiscono al rafforzamento dell’economia reale creando valore per le imprese e i territori, il mondo dei festival è quindi coinvolto direttamente nel rilancio dell’economia locale attraverso la cultura. Francesco Maria Perrotta, Presidente di Italiafestival, è intervenuto analizzando sinteticamente i binari sui quali l’associazione dei festival italiani, affiancata dall’Agis, sta procedendo: “l’epoca dell’esclusività è finita, dobbiamo metterci a tavolino e fare sistema, la sfida dobbiamo lanciarla noi, il mondo degli operatori culturali e delle imprese culturali. Per questa ragione – ha dichiarato Perrotta – il neo sodalizio con Confcommercio denota la lungimiranza del presidente Sangalli che ha sposato la causa dell’Agis e quindi quella della nuova tipologia di attività che il presidente Fontana e la sua squadra hanno messo in campo verso l’impresa culturale. L’esperienza che abbiamo acquisito in questi anni, con oltre 29 festival e ben 5 reti di festival che oggi aggregano la nostra associazione è fondamentale, il tema delle reti, il tema dei distretti culturali e il tema delle filiere che in passato era diventato il lessico quotidiano dei nostri amministratori, oggi è sparito. Ringrazio il presidente Fontana perché oggi parlo anche come nuovo soggetto che rappresenterà l’Agis in Umbria, lavorerò sul tema Impresa Cultura Italia, è una sfida che prendo molto volentieri, non sarà semplice, mi rendo conto che in un periodo pre-elettorale saranno diverse le riflessioni che altri faranno ma non fa niente. E’ evidente che noi dobbiamo creare dei meccanismi virtuosi nelle Regioni, e questa Regione deve creare un nuovo percorso di virtuosismo.

E’ evidente – conclude Perrotta – che in un’operazione di questo tipo, quando il Presidente Fontana dichiara che dobbiamo investire sul management degli operatori culturali, mi lego a quello che ha detto Giorgio Mencaroni nel suo intervento, e riprendo l’intervento del Maestro Muti che qualche giorno addietro al Festival di Ravenna, rivolgendosi alla presenza della presidenza del Senato: “sarà ora che la nostra classe politica faccia formazione e si acculturi”.

Fonte: http://www.agisweb.it/index.php/component/k2/item/4608-a-perugia-presentata-l-indagine-piu-cultura-piu-crescita.html#.XTWGifIzbIU